Litigi tra vicini di casa
Un testo che rappresenta quasi una novità assoluta nell’anno del trentennale
Il 2010 rappresenta il trentesimo compleanno della compagnia di Cairo Montenotte Uno sguardo dal Palcoscenico e, per la regia di Luca Franchelli, verrà portato in scena un lavoro davvero poco conosciuto e di conseguenza pochissimo rappresentato del commediografo francese Gérard Darier.
Il titolo tradotto Assemblea condominiale è già di per sé un’esaudiente sintesi di ciò che gli spettatori potranno vedere: in effetti sul palcoscenico gli attori daranno vita ad una delle consuete riunioni che molti di noi debbono subire nel momento in cui decidono di andare a prendere casa all’interno di uno stabile. In un ambiente claustrofobico cinque condomini sotto la guida di un’infelice e stressata amministratrice dovranno discutere e risolvere alcune grane legate alla routine condominiale: dall’ascensore alle cantine, dagli animali domestici ai vicini rumorosi… ma non sarà tutto limitato a questo, perché ognuno dei partecipanti porterà con sé le sue frustrazioni ed il proprio vissuto, fino a creare una tensione a volte parossistica che culminerà in sgradevoli incomprensioni.
Il vecchio professore in pensione Mario Parigi ha assoluto bisogno di installare un nuovo ascensore per la sorella cicciona e rompiscatole, ma la sua idea trova l’approvazione soltanto dello snob musicista omosessuale Filippo Ricci e della parrucchiera improvvisamente scopertasi ricca Irene Zampelli. Il progetto viene invece osteggiato decisamente dall’idraulico puttaniere Sergio Vignoli e dalla cornificatissima moglie Sonia, la quale stravede per il marito invece di vedere un po’ meglio lo squallore della sua esistenza. Ad arbitrare il match condominiale è l’amministratrice Cristina Lamberti, amante un po’ delusa del Vignoli e stanca spettatrice di liti e inconvenienti di vario tipo. Il tutto si svilupperà tra battute sarcastiche ed ipocrisie di ogni genere: la risata è assicurata, ma come direbbe Eduardo sarà una risata verde, proprio perché le debolezze e le piccole miserie dei personaggi forse un po’ rincorrono tutti noi nelle nostre piccole beghe quotidiane.
Il divertente e squallido egoismo dei condòmini
Provate a far mettere d’accordo sei personaggi legati apparentemente soltanto da un vincolo condominiale e vi accorgerete che i loro interessi andranno ben aldilà dell’ascensore o della pulizia riguardante le scale…La vicenda che Gerard Darier ha sintetizzato nella sua piece vuole proprio immortalare le dinamiche di gruppo createsi durante la routine di una riunione di condominio.Il vecchio professore in pensione Mario Parigi ha assoluto bisogno di installare un nuovo ascensore per la sorella cicciona e rompiscatole, ma la sua idea trova l’approvazione soltanto dello snob musicista omosessuale Filippo Ricci e della parrucchiera (improvvisamente scopertasi ricca) Irene Zampelli. Il progetto viene invece osteggiato decisamente dall’idraulico puttaniere Sergio Vignoli e dalla sua cornificatissima moglie Sonia, la quale stravede per il marito invece di vedere un po’ meglio lo squallore della sua esistenza. Ad arbitrare il match condominiale è l’amministratrice Cristina Lamberti, amante un po’ delusa del Vignoli e stanca spettatrice di liti e inconvenienti di vario tipo.Il tutto si svilupperà tra battute sarcastiche ed ipocrisie di ogni genere: la risata è assicurata, ma come direbbe Eduardo sarà una risata verde, proprio perché le debolezze e le piccole miserie dei personaggi forse un po’ rincorrono tutti noi nelle nostre beghe quotidiane.Verranno a galla vecchie rivalità mai sopite del tutto, intolleranze, disprezzo, mancanza assoluta di rispetto (anche nei riguardi della malattia e della morte…) nonchè cinico egoismo.Quando ci alzeremo dalla nostra poltrona in platea forse osserveremo con uno sguardo diverso il nostro vicino di casa, nella speranza di non ritrovarci allo specchio tanto simili ad uno dei condomini interpretati dagli attori.
(PROGRAMMA DI SALA)
A trent’anni dal debutto tra certezze e novità
Il 2010 rappresenta per Uno sguardo dal palcoscenico un traguardo che forse nessuno di noi pensava di varcare: trent’anni di attività e di vita alla ribalta attraverso tante proposte e tanti protagonisti.Per festeggiare degnamente un simile compleanno abbiamo certo pensato ad iniziative in qualche modo celebrative che culmineranno in uno spettacolo ad hoc che metteremo in scena a maggio e che si intitolerà Brucia teatro brucia ed in una mostra da allestire quest’estate. Ma nell’immediato questo 2010 ci vede impegnati nella messinscena di una novità che mi ha subito incuriosito per quel mix di comicità e umorismo (tanto per rubare qualcosa a Pirandello…) uniti nel microcosmo di una riunione di condominio vista attraverso gli occhi del giovane commediografo francese Gerard Darier. Un cambio repentino di rotta, se si pensa che pochi mesi fa eravamo alle prese con La locandiera, ma anche la voglia di spaziare nell’universo teatrale e di rischiare con un testo moderno e pochissimo rappresentato. Con piacere ed orgoglio ho quindi potuto dirigere un gruppo di amici prima ancora che di attori che si sono prestati a giocare con personaggi maledettamente attuali e sfacciatamente comici nella loro drammaticità. Quando nel 1980 la nostra Compagnia debuttò, io ero in scena proprio con Sonia Fraschetti e Paolo Lambertini i quali, sfidando il tempo, oggi come allora impreziosiscono ancora il palcoscenico… Accanto a loro è arrivato nel frattempo Marco Bazzano (stasera nella parte del carognesco Sergio Vignoli) con il suo voracissimo senso della recitazione. Eleonora Demarziani, che ormai da qualche anno si pone come un attrice notevolissima, ha conosciuto lo Sguardo facendo una gavetta umilissima e (visti i risultati) utilissima. Infine Linda Siri e Leano Torello che nell’80 non erano ancora nati o si presentavano come piccoli infanti e che adesso sono la dimostrazione di come, dando fiducia ai giovani che fanno della serietà la loro arma vincente, sia possibile sempre rinnovare sul palcoscenico il fascino del teatro…Quale miglior maniera per iniziare a spegnere le candeline?
Luca Franchelli