Poiché Confusioni era andato in scena proprio alla fine del 1990, non ci furono i tempi per la preparazione di un nuovo spettacolo da proporre nella primavera successiva. Così a Silvio Eiraldi, su proposta di Arturo Ivaldi, venne in mente di allestire un lavoro estivo da offrire al pubblico, in uno spazio scenico all’aperto, in occasione di “Cairo medievale”: da qui l’idea di Corte d’amore, un florilegio di brani tratti da autori del Duecento e Trecento: da Guininzelli a Petrarca a Boccaccio e via dicendo. Questa proposta di liriche e novelle appartenenti al primo periodo della nostra letteratura venne rappresentata all’interno del Castello Crespi (situato nella periferia di Cairo Montenotte) nell’agosto del 1991 di fronte ad un pubblico che a gruppi transitava da un attore all’altro accompagnato dalla musica di un ottimo trio di strumentisti classici formato da Stefano Balsamo, Elena Dematteis e Alberto Thomas. Gli attori protagonisti, oltre ad Eiraldi ed a me, erano Sonia Fraschetti, Marilisa Frumento, Emanuela Ivaldi, Augusta Petrini. Corte d’amore inaugurò, per il nostro gruppo, quel genere di spettacolo estivo allestito all’interno di suggestivi spazi scenici all’aperto che culminerà con la rappresentazione dell’Inferno prima nel 1992 e poi nel 1997.
(brano tratto dal libro “Uno sguardo lungo vent’anni” di Luca Franchelli)