“Ho la sensazione di durare troppo, di non riuscire a spegnermi, come tutti i vecchi le mie radici stentano a mollare la terra. Ma del resto dico spesso a tutti che quella croce senza giustizia che è stato il mio manicomio non ha fatto che rivelarmi la grande potenza della vita “
ALDA MERINI nasce nel 1931 a Milano. Della sua infanzia si conosce quel poco che lei stessa scrisse in brevi note autobiografiche; ragazza dal carattere sensibile e malinconico nel 1947 incontra le prime ombre della sua mente e viene internata per un mese in clinica psichiatrica.
Nel 1950 vengono pubblicate sue poesie nell’Antologia della poesia italiana contemporanea, e nel 1951 nella raccolta “Poetesse del novecento”.
In questo periodo frequenta Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo, Maria Luisa Spaziani.
Si alternano periodi di salute e malattia, probabilmente dovuti alla sindrome bipolare.
Nel 1979 Merini ritorna a scrivere, dando il via ai suoi testi più intensi sulla drammatica e sconvolgente esperienza del manicomio.
Nel 1986 dopo aver sperimentato nuovamente gli orrori dell’Ospedale Psichiatrico, inizia una terapia nuova e riprende a scrivere e pubblica “Diario di una diversa” il suo primo libro in prosa.
Sono questi gli anni fecondi del punto di vista letterario e di conquista di una certa serenità, che la consacrano tra i grandi letterati contemporanei.
Muore il 1° novembre 2009.