La strana coppia
(…ma Neil Simon non c’entra)
Due rampanti avvocati, nella Francia di oggi, hanno preso in affitto un piccolo appartamento a Montmartre con l’idea di utilizzarlo per avventure ed affari personali…
Naturalmente all’oscuro delle propri mogli (e talvolta anche delle proprie amanti) dovranno faticare parecchio per potersi divertire e sfruttare questa sorta di garçonniere nella quale gli incontri si trasformeranno presto in improvvisi scontri.
A metà tra Feydeau e Neil Simon, questa commedia evidenzia alcuni tradizionali canoni del teatro comico e tuttavia suggerisce una sorta di ciclica ripetizione della vita che, nonostante tutto, ripropone sempre gli stessi errori e le stesse manie.
Il “doppio” costruito sulle figure dei due soci-amici si risolve in un gioco finalizzato a metter in rilievo le profonde differenze di una coppia d’affari alla costante ricerca di una soddisfazione amorosa sempre difficile e travagliata.
Nel nome di un maschilismo un po’ becero, Gerard si spaccia per irresistibile tombeur de femmes accanto ad un Maurice che sfodera la maschera di imbranato.
Le donne comunque risulteranno al calar della tela le vere vincitrici di questa battaglia dei sessi (o del sesso…) in una Parigi che fa da sfondo, con una continua evocazione di Picasso per ricordare forse la sua problematica arte in paragone con l’improbabile ars amatoria proposta in scena.
Tipico: un comodo appartamento al centro di Montmartre, lontano dagli sguardi indiscreti delle vostre mogli…
Picasso ha dormito qui (atto I)
Un piccolo allestimento tra amici
Nel segno dell’amicizia e con la naturale propensione a strappare qualche applauso ci siamo dedicati alla messinscena di una commedia praticamente sconosciuta, rappresentata (per quanto è dato sapere) davvero raramente in Italia, nonostante proponga alcuni ingredienti che subito sono parsi scenicamente stuzzicanti.
Sono molto felice di vedere due vecchi (le virgolette ormai non servono più!) amici come Marco Bazzano e Fabio Riva rappresentare parti impegnative e divertenti così inclini alle loro corde recitative. Non si è rivelato per nulla facile dirigere un Bazzano che da tempo lavora con successo in notevoli caratterizzazioni ed un Fabio Riva che dopo quasi dieci anni ritorna (e con che entusiasmo…) su quel palcoscenico che lo vide degno emulo di Woody Allen…
Ma certo la cena che stiamo per servire al pubblico risulterebbe alquanto insipida senza la straordinaria presenza di quattro attrici che faranno a gara per esaltare i protagonisti: Marina Boero, Eleonora Demarziani, Sonia Fraschetti e Riccarda Realini hanno accettato piccole parti ed hanno fatto sì che lo spettacolo crescesse di volta in volta, aiutandomi con la loro arte e con la loro essenziale umiltà in nome di un’amicizia per me insostituibile.
Stavolta non lancerò il mio solito sguardo dal palcoscenico: dalla platea spero tanto di ridere col pubblico, così come ho riso davvero tanto alle prove…
Luca Franchelli
Due rampanti avvocati, nella Francia di oggi, hanno preso in affitto un piccolo appartamento a Parigi con l’idea di utilizzarlo per avventure ed affari personali…
Naturalmente all’oscuro delle propri mogli (e talvolta anche delle proprie amanti) dovranno faticare parecchio per potersi divertire e sfruttare questa sorta di garçonniere nella quale gli incontri si trasformeranno presto in improvvisi scontri.
A metà tra Feydeau e Neil Simon, questo testo propone un teatro brillante, costellato da numerosi colpi di scena. La comicità che ne scaturisce si rivela sempre tagliente ed irresistibile nella migliore tradizione del vaudeville, ma con i ritmi ed i tempi della vita di oggi.
Tra le novità sono da segnalare, i preziosi ritorni sulle scene di Fabio Riva e di Marina Boero, due storici attori della compagnia cairese che da anni non si proponevano alla ribalta.
La scena si svolge per l’intera durata dello spettacolo all’interno di un appartamento.