Nel 1992 la nostra Compagnia propose uno dei suoi spettacoli maggiormente significativi sia per quanto riguarda la qualità artistica, sia per ciò che si riferisce alla realizzazione scenica del lavoro. Si tratta della famosissima piece di Woody Allen Provaci ancora Sam, conosciuta al grande pubblico soprattutto per la sua trasposizione cinematografica che vedeva lo stesso Allen nelle vesti del protagonista. Nella parte che fu di Woody Allen ecco Fabio Riva che, dopo il quasi cameo di Confusioni, si preparava a divenire un attore importante per noi (fin quando, dopo Il Malloppo, sparirà praticamente senza preavviso) grazie alla sua straordinaria capacità di caratterista dal fisico esile e perciò agilissimo. Riva interpreterà il ruolo di protagonista senza tradire emozioni particolari e catturando le simpatie di tutto il pubblico, ma accanto a lui vanno segnalate le bravissime Sonia Fraschetti, tra fantasia e realtà nel ruolo che fu di Diane Keaton e Marina Boero capace di interpretare ben sette ruoli dell’universo femminile di Allan – Riva. Stupefacente Giovanni Bortolotti in una delle sue interpretazioni più suggestive nei panni di Humphrey Bogart, sempre oniricamente evocato dal protagonista Allan, nascosto dietro un telo genialmente utilizzato da Eiraldi al fine di permettere, grazie ad appropriate luci, di far comparire e scomparire Bogart/Bortolotti il quale impostò la voce come un doppiatore classico. C’ero pure io in Provaci ancora Sam nella parte di Dick, amico preferito di Allan e marito distratto di Linda: un bel successo anche per me! Silvio considera Provaci ancora Sam una delle pietre miliari di “Uno sguardo dal palcoscenico” ed effettivamente, soprattutto in virtù della sapiente resa scenografica così apprezzata dal pubblico, non possiamo dargli torto.
(brano tratto dal libro “Uno sguardo lungo vent’anni” di Luca Franchelli)