“Indirizzo Sbagliato” – da “Tre sull’altalena” di Luigi Lunari , riduzione di Luca Franchelli
Cast : Indirizzo Sbagliato
Nicola Bonifacino – la donna in carriera
Alice Borchio – il commissario
Elisa Battibugli – la professoressa
Elisa Parodi – la donna delle pulizie
“La moglie scomparsa” – da “Trappola per un uomo solo” di Robert Thomas , riduzione di Luca Franchelli
Cast : La moglie scomparsa
Alessandro Baccino – il marito
Eleonora Ferraro – il commissario
Gianpaolo Calleri – il reverendo
Elisabetta Scolaro – la moglie
Elisa Parodi – la pittrice
Eleonora Levratto – l’infermiera
La magia e la Paura
Il teatro e’ magia, ma il teatro fa anche tanta paura. Questo e’ il pensiero che potrebbe sintetizzare l’esperienza di questo nuovo Laboratorio che segue a distanza di quattro anni “Ritagli” e di due “Luci in Sala”. Ancora una volta sul palcoscenico saliranno ragazze e ragazzi che mai prima si erano esibiti, ancora una volta non saprei dire se la paura maggiore sia quella di chi ha cercato di avvicinarli a questa magica esperienza o quella di coloro i quali, fra poco , proveranno a regalare un’emozione alla platea, ad evocare (strappare) un applauso…….. Trappole si propone come uno spettacolo “doppio” , poiche’ , pur nell’assoluta autonomia dei testi, si sono allestite due rappresentazioni che, a ben guardare, si possono fondere in una unica considerazione finale riguardante il personaggio (comicamente, tragicamente, comunque perennemente) chiuso in una situazione ermetica ed ineluttabile. Chissa’ se riusciranno le tre ignare signore di “Indirizzo sbagliato” ad uscire dalla strana ed inquietante stanza nella quale, loro malgrado si trovano convocate ? Danielle Corban trovara’ sua moglie o cadra’ in un tranello fatale ? “Trappole” e’ pronto per il giudizio del pubblico: l’unico che conta. Le attrici e gli attori hanno fatto di tutto, meravigliosamente, per offrire il migliore degli spettacoli possibili. Io non potevo chiedere e sperare di piu’ : ed e’ per questo che adesso la mia paura (forse) e’ piu’ grande della loro.
Il teatro in classe
Nello svolgimento dei programmi scolastici, la lettura dei testi teatrali e’ spesso sacrificata allo studio di altre forme letterarie, nonostante l’opera di teatro testimoni anch’essa, spesso in modo ancor piu’ esemplare, la realta’ storica, sociale e culturale del mondo in cui nasce (si pensi ad esempio, per citare il teatro antico, alle problematiche culturali che si riflettono in opere come l’Antigone di Sofocle o le Nuvole di Aristofane). Ho pertanto colto con vivo entusiasmo l’opportunita’, che mi si e’ offerta, di usufruire delle conoscenze specifiche e dell’esperienza di Luca Franchelli per affiancare, allo svolgimento tradizionale del programma di Letteratura Italiana nella classe V B del Liceo Scientifico Calasanzio, un breve corso sul teatro italiano del ‘900 , tenuto da Franchelli, nell’ambito della SSIS, presso la nostra scuola, ed un esperimento di recitazione, gli esiti del quale affrontano ora il vostro giudizio. Per i neoattori il lavoro e’ stato impegnativo, ma entusiasmante, per tutti noi l’esperienza e’ stata proficua. Il tema stesso del Laboratorio teatrale “Trappole” ci ha consentito in un certo qual modo di riflettere ulteriormente sul pensiero di Pirandello: la maschera che , secondo Pirandello, viene imposta ad ognuno di noi, non e’ forse una “trappola”, “prigione” che ci costringe ? Ringrazio pertanto Luca di averci offerto questa importante opportunita’ e di averci guidato in questa esperienza e ….confido con gli “attori” nell’indulgenza del pubblico.
Maria Teresa Bonifacino
La magia e la Paura
Il teatro e’ magia, ma il teatro fa anche tanta paura. Questo e’ il pensiero che potrebbe sintetizzare l’esperienza di questo nuovo Laboratorio che segue a distanza di quattro anni “Ritagli” e di due “Luci in Sala”. Ancora una volta sul palcoscenico saliranno ragazze e ragazzi che mai prima si erano esibiti, ancora una volta non saprei dire se la paura maggiore sia quella di chi ha cercato di avvicinarli a questa magica esperienza o quella di coloro i quali, fra poco , proveranno a regalare un’emozione alla platea, ad evocare (strappare) un applauso…….. Trappole si propone come uno spettacolo “doppio” , poiche’ , pur nell’assoluta autonomia dei testi, si sono allestite due rappresentazioni che, a ben guardare, si possono fondere in una unica considerazione finale riguardante il personaggio (comicamente, tragicamente, comunque perennemente) chiuso in una situazione ermetica ed ineluttabile. Chissa’ se riusciranno le tre ignare signore di “Indirizzo sbagliato” ad uscire dalla strana ed inquietante stanza nella quale, loro malgrado si trovano convocate ? Danielle Corban trovara’ sua moglie o cadra’ in un tranello fatale ? “Trappole” e’ pronto per il giudizio del pubblico: l’unico che conta. Le attrici e gli attori hanno fatto di tutto, meravigliosamente, per offrire il migliore degli spettacoli possibili. Io non potevo chiedere e sperare di piu’ : ed e’ per questo che adesso la mia paura (forse) e’ piu’ grande della loro.
Il teatro in classe
Nello svolgimento dei programmi scolastici, la lettura dei testi teatrali e’ spesso sacrificata allo studio di altre forme letterarie, nonostante l’opera di teatro testimoni anch’essa, spesso in modo ancor piu’ esemplare, la realta’ storica, sociale e culturale del mondo in cui nasce (si pensi ad esempio, per citare il teatro antico, alle problematiche culturali che si riflettono in opere come l’Antigone di Sofocle o le Nuvole di Aristofane). Ho pertanto colto con vivo entusiasmo l’opportunita’, che mi si e’ offerta, di usufruire delle conoscenze specifiche e dell’esperienza di Luca Franchelli per affiancare, allo svolgimento tradizionale del programma di Letteratura Italiana nella classe V B del Liceo Scientifico Calasanzio, un breve corso sul teatro italiano del ‘900 , tenuto da Franchelli, nell’ambito della SSIS, presso la nostra scuola, ed un esperimento di recitazione, gli esiti del quale affrontano ora il vostro giudizio. Per i neoattori il lavoro e’ stato impegnativo, ma entusiasmante, per tutti noi l’esperienza e’ stata proficua. Il tema stesso del Laboratorio teatrale “Trappole” ci ha consentito in un certo qual modo di riflettere ulteriormente sul pensiero di Pirandello: la maschera che , secondo Pirandello, viene imposta ad ognuno di noi, non e’ forse una “trappola”, “prigione” che ci costringe ? Ringrazio pertanto Luca di averci offerto questa importante opportunita’ e di averci guidato in questa esperienza e ….confido con gli “attori” nell’indulgenza del pubblico.
Maria Teresa Bonifacino
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